Il Castello, le Mura e i Bastioni

La leggenda 

Ci troviamo tra il IX e il X secolo, periodo in cui gli assalti dei pirati sono molto frequenti. nei mesi tra maggio e ottobre, nella popolazione si sente un senso di inquietudine e paura. In qualsiasi momento potrebbero arrivare i pirati e saccheggiare la città, rapendo uomini e donne per renderli schiavi. Ma un bel giorno non andò così bene per i pirati. L’idea geniale di Benedetto Revelli li fece restare a bocca asciutta. Dopo aver avvistato in lontananza delle imbarcazioni, suggerì di accendere dei falò e rivoltare la città, in modo che i Saraceni fossero portati a pensare che Taggia fosse già stata ripulita, e ci riuscì! Le imbarcazioni si allontanarono, e da quel giorno ogni anno c’è una festa dedicata a San Benedetto. 

Il secondo sabato di febbraio Taggia si accende di fuochi e scintille. Questa festa ci fa capire quanto fossero importanti i saccheggiamenti da parte dei pirati.

Il castello e le mura 

E’ per questo motivo che qualche secolo più tardi Taggia fece costruire un castello e le mura. Non si sa con certezza la data in cui il castello è stato costruito, e infatti durante gli anni ha subito numerose modifiche. Indicativamente si pensa sia stato costruito, insieme alle mura, entro il XII secolo, durante l’epoca dei Clavesana, passando poi nel 1203 ad appartenere a Genova. Il castello fungeva da rifugio per donne e bambini in caso di attacco da parte dei pirati. Guardando dal Castello verso la città di Taggia salta all’occhio come si sia sviluppata la città. le abitazioni iniziano, infatti, da appena sotto il castello, attraversate dai tipici vicoli a scalinate, per giungere fino al torrente Argentina. Il sistema difensivo di Taggia prevedeva tre muraglioni come protezione e due bastioni. Per accedere alla città si passava attraverso delle porte nei muraglioni. ognuna con un nome differente, il nome del proprio quartiere/rione. 

I bastioni 

Il primo Bastione che incontriamo scendendo dal castello è “il Bastione della Biscia”. in asse visivo con il suo fratello maggiore “Bastione Grosso”, fungeva da secondo punto per le prime difese cittadine. Il secondo, più grande e più esterno alla città, è appunto il “Bastione grosso o dei Berruti”. protegge la porta dell’Orso e tutto il quartiere. Visto che il maggiore pericolo proveniva dal mare, esso è il punto in cui si concentravano le forze difensive

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